Due dimensioni, il reale e l’apparente. Due registri, il drammatico e il comico.

Quattro identità, due persone e due personaggi diversi tra loro sia fisicamente che moralmente. Giocando sul doppio livello della realtà dentro e fuori il copione, l’opera, vincitrice del premio “Parole in volo 2010 ” promosso dall’Associazione Arte e Vita, mette in scena, mediante un discorso metateatrale, una riflessione sulla guerra e sulla scrittura per la scena nello stesso tempo, mentre sfrutta la comicità del lavoro di una ordinaria compagnia di attori impegnata nella prova generale di uno spettacolo commerciale, indirizzato a un pubblico poco colto, che non promette nulla di buono.